Il Consiglio provinciale di Verona ha approvato all’unanimità una delibera per sollecitare Regione Veneto e RFI ad avviare il collegamento ferroviario tra la stazione di Verona Porta Nuova e l’aeroporto Valerio Catullo.
L’opera è attesa da oltre trent’anni e punta a rafforzare il sistema di mobilità dell’area veronese.
Il collegamento diretto tra la città e il principale scalo aeroportuale locale è ritenuto fondamentale sia per i passeggeri sia per lo sviluppo del territorio.
Un progetto strategico tra Verona e l’aeroporto diviso in fasi
Il piano prevede una realizzazione per lotti funzionali, con priorità al tratto verso Mantova, considerato più rapido da realizzare e sostenibile sul piano tecnico ed economico.
La linea, una volta completata, permetterebbe di connettere anche Villafranca di Verona e, in una seconda fase, il lago di Garda, integrando così uno dei distretti turistici più importanti del Nord Italia.
Il progetto è stato rilanciato a livello locale e nazionale negli ultimi mesi.
Già a dicembre 2024 il Comune di Veronaaveva approvato un ordine del giorno per spingere le istituzioni competenti a intervenire.
Nello stesso mese, la Camera dei Deputati aveva dato il via libera alla proposta dell’onorevole Paola Boscaini per nominare un commissario straordinario incaricato di accelerare l’opera.
Ampio consenso politico e territoriale
La delibera del 17 luglio 2025 conferma una convergenza bipartisan e il pieno sostegno del Consiglio provinciale.
I consiglieri del Partito Democratico hanno evidenziato la valenza strategica dell’infrastruttura, che potrebbe rappresentare il primo passo per una rete ferroviaria metropolitana scaligera.
Tra i possibili benefici, la riattivazione di stazioni ferroviarie oggi inutilizzate, una migliore integrazione con l’Alta Velocità, il rafforzamento della mobilità sostenibile e una riduzione del traffico su gomma.
Anche i Comuni mantovani guardano con favore all’opera. Nei prossimi giorni sono attesi ordini del giorno nei Consigli regionali di Lombardia e Veneto, a sostegno della proposta.
In attesa delle prossime mosse
Il consenso politico sembra esserci, ma resta da capire se e quando Regione Veneto e RFI metteranno nero su bianco un cronoprogramma.
Servono risorse, studi aggiornati e una regia chiara, che potrebbe concretizzarsi con la nomina del commissario straordinario già sollecitata in Parlamento.
Nel frattempo, il collegamento tra Verona Porta Nuova e il Catullo rimane sulla carta, ma potrebbe presto diventare uno degli assi portanti della mobilità integrata del territorio.